COVID-19
1Sullivan R et al. COVID-19 Infection in Fingolimod- or Siponimod- Treated Patients Case Series.
Figura: Gravità ed esito del COVID-19* nelle persone trattate con fingolimod che convivono con la sclerosi multipla all’ultimo follow-up

- Dei 283 casi confermati di COVID-19 riportati in pazienti con SM trattati con fingolimod [età media: 44 anni; donne (73%)], la gravità del caso è stata segnalata in 161 casi (asintomatico, n = 6; lieve, n = 100; e moderato, n = 32; 50 casi hanno richiesto il ricovero in ospedale)
Figura: Gravità ed esito del COVID-19* nelle persone trattate con siponimod che convivono con la sclerosi multipla all’ultimo follow-up

- Dei 54 casi confermati di COVID-19 (45 provenivano dal contesto post-marketing e 9 da una sperimentazione clinica in aperto in corso) in pazienti con SM trattati con siponimod [età media: 54 anni; donne (68%)], la gravità del caso è stata segnalata in 28 casi (asintomatico, n = 2, lieve, n = 17 o moderato, n = 5; 9 casi hanno richiesto il ricovero in ospedale)
Il rischio di sintomi di COVID-19 più gravi nei pazienti che ricevono fingolimod sembra essere simile a quello segnalato nella popolazione generale e nella popolazione affetta da SM con COVID-19. Per siponimod, il minor numero di casi segnalati insieme a informazioni insufficienti preclude conclusioni significative.
Abbreviazioni
COVID-19, malattia da coronavirus 2019 (Corona Virus Disease 2019); SM, sclerosi multipla
Nuove informazioni
Real World Evidence
Studio longitudinale UCSF: analisi ad interim
2Sabatino J et al. Longitudinal Analysis of Adaptive Immunity Following Additional SARS-CoV-2 Vaccination in MS Patients on Anti-CD20 Therapies and Sphingosine-1-phosphate Receptor Modulators.
Figura: Risposte anticorpali alla vaccinazione SARS-CoV-2 per i diversi gruppi in ogni punto temporale


La linea tratteggiata nella Figura A e B indica il cut-off per la sieropositività; punti temporali (T) alla raccolta del campione di sangue: T0: basale, T1: campione raccolto dopo aver ricevuto una serie completa di vaccinazioni a due dosi, T2: campione raccolto prima del 3° vaccino (richiamo) e T3: campione raccolto dopo il 3° vaccino (richiamo); S1P (fingolimod e siponimod)
- Livelli di anticorpi totali IgG della proteina spike (A) e spike RBD (dominio di legame del recettore) (B) per i diversi gruppi in ogni punto temporale.
- Sieropositività a T3 (almeno 14 giorni dopo la terza dose di vaccino mRNA):
- Per i livelli di anticorpi totali IgG della proteina spike, che include l’attività contro qualsiasi epitopo sulla proteina spike che potrebbe non essere correlata agli anticorpi neutralizzanti, il 62,5% (5/8) con ofatumumab, il 75,5% (9/12) con ocrelizumab, il 100% (7/7) con S1P e il 100% (7/7) con volontari sani
- Per lo spike RBD con IgG, che è più specifico e correla meglio con gli anticorpi neutralizzanti, il 62,5% (5/8) con ofatumumab, il 50,0% (6/12) con ocrelizumab, il 71,4% (5/7) con S1P e il 100% (7/7) con volontari sani
Figura Risposta delle cellule T: viene mostrata la percentuale di cellule T CD4+ (A) e cellule T CD8+ (B) che sono reattive alla spike per i diversi gruppi di trattamento in ogni punto temporale


Punti temporali (T) alla raccolta del campione di sangue: T0: basale, T1: campione raccolto dopo aver ricevuto una serie completa di vaccinazioni a due dosi, T2: campione raccolto prima del 3° vaccino (richiamo) e T3: campione raccolto dopo il 3° vaccino (richiamo); S1P (fingolimod e siponimod)
- Al T3, tutti i partecipanti sembravano avere una risposta dei linfociti T CD4 e CD8
Conclusioni principali
- In questa analisi ad interim di pazienti adulti con SM trattati con S1P (fingolimod e siponimod) e anti-CD20 (ocrelizumab e ofatumumab), mentre la risposta immunitaria era complessivamente attenuata, la maggioranza dei pazienti in tutti i gruppi DMT (> 70% S1P e > 50% anti -CD20) ha montato una risposta anticorpale alla 3a vaccinazione (richiamo)
- Tutti i pazienti adulti con SM trattati con S1P e anti-CD20 hanno ottenuto una risposta dei linfociti T al 3° vaccino (richiamo) in tutti i gruppi DMT